Brand Ambassador LinkedIn: come coinvolgere i dipendenti

Brand ambassador LinkedIn

Quando un’azienda decide di aprire una Pagina LinkedIn, uno degli obiettivi principali dovrebbe essere quello di coinvolgere i propri dipendenti in un processo di employee advocacy LinkedIn. Dipendenti e collaboratori non solo possono contribuire a diffondere i contenuti aziendali, ma possono diventare dei brand ambassador LinkedIn. Con il loro Profilo promuovono attivamente l’azienda, rafforzandone reputazione e immagine. Vediamo insieme i passaggi principali.

Brand Ambassador LinkedIn: educazione e formazione

Il primo passo è far comprendere ai dipendenti l’importanza di LinkedIn e di un eventuale loro ruolo come brand ambassador. Organizza workshop e corsi di formazione LinkedIn per spiegare come ottimizzare il Profilo, come condividere contenuti e come interagire sulla piattaforma. Fornisci informazioni specifiche sugli standard del brand e sull’utilizzo di LinkedIn in azienda. Questo migliora il coinvolgimento dei dipendenti e favorisce la loro crescita professionale su LinkedIn.

Identifica i brand ambassador ideali

All’interno di un programma di employee advocacy LinkedIn, per identificare i potenziali brand ambassador è utile partire da chi è già attivo su LinkedIn e dimostra interesse per la mission e i valori dell’azienda. Coinvolgi i dipendenti con una buona rete di contatti e considera anche la diversità dei loro ruoli per avere una rappresentanza più ampia.

Creare contenuti di valore

Assicurati che i dipendenti abbiano accesso e possano condividere contenuti di valore per gli utenti target dell’azienda. Possono essere articoli del blog aziendale, case study, notizie di settore, aggiornamenti aziendali, notizie riguardanti la vita dell’azienda. Per questa attività è molto utile la scheda “La mia azienda” attivabile sulla Pagina LinkedIn per mettere a disposizione dei dipendenti che ne hanno accesso, contenuti pronti per la condivisione. 

Fornisci un calendario editoriale che i LinkedIn brand ambassador possono seguire per sapere quando e cosa è più utile condividere. Nella creazione dei contenuti invita i dipendenti a contribuire con idee o a scrivere direttamente articoli e post. La partecipazione diretta aumenta il senso di appartenenza e il coinvolgimento su LinkedIn.

Brand ambassador LinkedIn: incentivi e riconoscimenti

Per coinvolgere i tuoi dipendenti motivali a partecipare attivamente premiando i loro sforzi. Riconosci pubblicamente i contributi degli ambassador LinkedIn attraverso premi e benefit aziendali con il miglior post del mese, menzioni speciali durante le riunioni aziendali, piccoli incentivi come buoni regalo.

Strumenti e risorse per i Brand Ambassador LinkedIn

Fornisci strumenti e risorse che facilitino la condivisione dei contenuti, possono essere kit per ottimizzare il Profilo LinkedIn con immagini per la foto copertina del Profilo, informazioni sull’azienda da inserire nel Profilo, hashtag da utilizzare nei testi dei post, come associare l’azienda alla sezione Esperienze del profilo. Condividi risorse e materiali, come template e immagini per i post, piattaforme per programmare i post come Postpickr.

Dare l’esempio

Il management deve essere il primo a dare l’esempio. Se i leader aziendali sono attivi con il loro Profilo LinkedIn e condividono contenuti rilevanti, i dipendenti saranno più portati a fare altrettanto con il loro Profilo. Dare l’esempio ottimizzando i Profili dei manager e delle figure chiave in azienda.

Leggi: Come usare LinkedIn ogni giorno

Feedback e miglioramento continuo

Chiedi feedback ai dipendenti su cosa funziona e cosa no, su quali sono le loro difficoltà e i loro dubbi in merito. Organizza incontri periodici per discutere delle strategie e dei risultati ottenuti, ascolta i loro suggerimenti per migliorare la presenza aziendale su LinkedIn e coinvolgili nel processo decisionale. Utilizza queste informazioni per migliorare costantemente il programma di brand ambassador.

Creazione di una community LinkedIn

Incoraggia i dipendenti a sostenersi a vicenda su LinkedIn. Creare una comunità interna dove condividere idee e best practice rafforza il senso di appartenenza e migliora la visibilità dell’azienda. Le azioni di engagement contribuiscono a dare visibilità ai contenuti presso le loro reti di contatti.

Commentare i post di potenziali clienti e stakeholder

Spiega ai dipendenti come e perché interagire attivamente con i post di potenziali clienti e stakeholder. Commentare in modo autentico e pertinente i loro contenuti può aiutare a costruire relazioni, aumentare la visibilità e la reputazione dell’azienda e dimostrare la competenza dei dipendenti nel settore.

Coinvolgimento volontario e responsabilizzazione

Il coinvolgimento dei dipendenti non deve essere percepito come un obbligo, è molto importante che la partecipazione sia volontaria e non imposta dall’alto, non è possibile controllare i profili dei dipendenti, loro sono i proprietari dei loro contatti. Spiega come la loro partecipazione può supportare gli obiettivi aziendali su LinkedIn e come può beneficiarne la loro crescita professionale. Delegare e responsabilizzare: prendiamo insieme le decisioni per creare un legame più forte.

Monitoraggio e analisi delle attività su LinkedIn

Usa gli strumenti analitici di LinkedIn per tracciare l’impatto delle attività degli ambassador, in particolare la sezione analisi della Pagina dedicata all’employee advocacy. Monitorare i risultati ti aiuterà a capire cosa funziona meglio e dove ci sono opportunità di miglioramento. Analizza le metriche per valutare l’efficacia delle azioni dei brand ambassador LinkedIn e apporta le necessarie modifiche per ottimizzare la strategia.

Considerazioni finali

Coinvolgere i dipendenti nel diventare brand ambassador su LinkedIn non solo aiuta a diffondere il messaggio aziendale in modo più ampio ma crea anche un senso di comunità e appartenenza. Attraverso l’implementazione di un programma di employee advocacy LinkedIn, puoi trasformare i tuoi dipendenti nei migliori ambasciatori del brand.

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Sicurezza LinkedIn: come proteggere il Profilo e la Pagina

Sicurezza LinkedIn

Per chiunque utilizzi la piattaforma la sicurezza LinkedIn è un aspetto cruciale, come professionista e come imprenditore proteggere il tuo Profilo e la tua Pagina aziendale non è solo una questione di privacy ma anche di salvaguardia del tuo lavoro e delle opportunità di business. Immagina di non poter accedere al tuo Profilo o non poter più gestire la tua Pagina, quale danno provocherebbe alla tua attività? Ecco perché è importante conoscere quali opzioni LinkedIn mette a disposizione degli utenti per evitare tutto ciò.

Sicurezza LinkedIn: le situazioni più ricorrenti

Preoccuparsi della protezione del Profilo LinkedIn e dell’accesso alla Pagina significa prevenire o risolvere facilmente tutte quelle situazioni legate all’utilizzo di email e password che finiscono per bloccare utenti e aziende. 

La situazione più ricorrente è l’utente che apre il Profilo e si scorda email e password oppure non riesce più ad accedere all’email con cui ha aperto il Profilo. Va ancora peggio quando il Profilo viene violato da un hacker. Per le Pagine invece la situazione che si verifica più facilmente è quando un solo utente ricopre il ruolo di Super Amministratore della Pagina LinkedIn e perde l’accesso al suo Profilo oppure lascia l’azienda, il risultato è che nessuno può accedere e gestire la Pagina.

Spesso in queste situazioni i tentativi per risolvere finiscono per peggiorare le cose. Nel caso del Profilo aprirne uno nuovo mantenendo il precedente è molto rischioso perché, come scrive LinkedIn, “La creazione di più account non è consentita, come stabilito nella nostra Informativa sulla community professionale e nel nostro Contratto di licenza”. Nel caso della Pagina crearne una nuova con lo stesso nome invece non è possibile finché la vecchia non viene eliminata.

In questo articolo vediamo cosa puoi fare per evitare tutto questo e mettere in sicurezza il Profilo e la Pagina LinkedIn.
In particolare scoprirai come:

  • aggiungere email e numero di telefono al Profilo;
  • attivare la verifica in due passaggi per accedere al tuo account;
  • configurare una passkey;
  • unire due account duplicati;
  • nominare un super Amministratore;
  • associare un dominio web alla tua Pagina LinkedIn.

Sicurezza LinkedIn: aggiungi email al Profilo

Il modo migliore per evitare problemi di accesso al tuo account LinkedIn è associare al Profilo almeno un altro indirizzo email, così se perdi l’accesso all’email principale puoi accedere con una delle email secondarie. Clicca sulla tua piccola foto nella barra menù principale e dal menù a tendina scegli Impostazioni e privacy. Si apre la pagina dedicata a tutte le impostazioni del Profilo, dal menù laterale scegli “Accesso e sicurezza” e in “Accesso Account” apri “Indirizzi email”. Trovi l’email con cui hai creato il tuo Profilo e da qui puoi inserire altri indirizzi email.

Clicca su “Aggiungi indirizzo email”, LinkedIn invia alla tua email principale un codice pin a 6 cifre per avere conferma che sei tu. Per ogni nuova email ti verrà inviato un link di conferma al momento dell’inserimento. Puoi accedere al tuo account con ogni email associata al Profilo usando la stessa password. Puoi anche scegliere quale email impostare come principale: sarà visibile nel Profilo e lì riceverai le notifiche di LinkedIn.

Sicurezza LinkedIn: aggiungi un numero di telefono

Sempre nella sezione “Accesso account” trovi “Numeri di telefono” in cui inserire uno o più numeri di telefono visibili solo a LinkedIn. I numeri che inserisci vengono verificati tramite invio di un codice via sms, puoi anche decidere tramite interruttore di consentire il ripristino della tua password attraverso un sms.

LinkedIn utilizza i numeri che decidi di inserire solo nelle seguenti circostanze:

  • invia un sms con un codice di accesso nel caso fosse attiva la verifica in due passaggi per accedere al tuo account LinkedIn;
  • se ci sono sospetti di un accesso inusuale, LinkedIn può verificare il numero e capire se si tratta di una persona o di un bot;
  • per reimpostare la password del tuo account;
  • per suggerire il tuo Profilo ad altri utenti che hanno nei loro contatti il tuo numero o per essere trovato da persone che utilizzano quel numero di telefono per cercarti su LinkedIn (questo solo se hai autorizzato questa ricerca nella sezione “Visibilità” delle Impostazioni e Privacy).

Configura l’accesso tramite una Passkey

La passkey ti consente di accedere al tuo account LinkedIn senza specificare la password, così aumenti il grado di protezione e riduci il rischio di blocco dell’accesso. Puoi accedere ad esempio tramite impronta digitale sul telefono, face ID, sul computer portatile o tablet. Si attiva sempre in Impostazioni e privacy, Accesso e sicurezza.

Dopo aver creato una passkey potrai utilizzarla al posto della tua password per accedere al tuo account LinkedIn. Puoi creare fino a 5 passkey diverse e puoi accedere da un nuovo dispositivo con la stessa passkey. A questo link trovi la procedura.

Verifica in due passaggi LinkedIn

Il modo più efficace per garantire la sicurezza LinkedIn è la verifica in due passaggi, disponibile in Impostazioni e privacy, Accesso e sicurezza. È un’autenticazione presente praticamente su tutte le piattaforme social, protegge l’account da accessi non autorizzati attraverso una doppia verifica che prevede, oltre alla password, anche l’inserimento di un codice.

Con LinkedIn ci sono due modi per fare questa verifica: attraverso un sms oppure con un app di autenticazione (Google Authenticator, Microsoft Authenticator). 

Quando LinkedIn rileva un nuovo dispositivo, dopo aver inserito le tue credenziali di accesso nel dispositivo nuovo o sconosciuto, invece di inviare un codice PIN tramite sms o un’app di autenticazione, potrebbe chiederti di verificare l’accesso tramite l’app LinkedIn inviando un messaggio di notifica push su un tuo dispositivo mobile già connesso (smartphone, tablet) e attraverso un’email al tuo indirizzo principale.

Recupero accesso LinkedIn

Se non puoi più accedere all’indirizzo email con cui hai aperto il Profilo, non hai inserito un’email secondaria e nemmeno un numero di telefono, oppure hai dimenticato la tua password, LinkedIn ti aiuta a recuperare l’accesso al tuo account. Attraverso una procedura descritta qui LinkedIn ti consente di associare al Profilo un nuovo indirizzo email e per ulteriore sicurezza verificherà la tua identità chiedendoti di inviare un documento d’identità. Clicca su “Password dimenticata” e segui la procedura.

Se prima di perdere l’accesso al tuo account LinkedIn avevi effettuato la verifica del Profilo tramite passaporto, puoi ripristinare l’accesso tramite la verifica dell‘identità con Persona. Trovi le istruzioni qui.

Unire due account duplicati

Se hai creato due Profili dovresti cancellare uno dei due oppure puoi unirli trasferendo soltanto i collegamenti e l’indirizzo email dall’account che vuoi chiudere a quello con cui vuoi continuare.  Tutti gli atri dati andranno persi (contenuti, referenze, articoli, conferme di competenze). Se quei dati sono importanti prima di procedere devi scaricare l’archivio dell’account che vuoi chiudere.

Per unire due account devi essere in grado di accedervi e quindi avere email e password di entrambi. Inoltre devi avere la url di entrambi i profili. Con queste informazioni disponibili devi contattare l’assistenza LinkedIn per la procedura.

Leggi: Far diventare LinkedIn un’abitudine, 5 consigli

Sicurezza LinkedIn: aggiungi un Super amministratore alla Pagina

Come già accennato, la situazione che più di frequente accade con l’accesso alla Pagina è quella in cui l’utente che amministra la Pagina non può più accedere al suo Profilo e rende quindi impossibile la gestione della Pagina stessa. La cosa migliore per evitare questa situazione è che un’altro Profilo LinkedIn abbia l’autorizzazione ad accedere e quindi bisogna aggiungere ai ruoli della Pagina un altro Profilo come Super amministratore.

Come attuale Super amministratore vai alla sezione Impostazioni della tua Pagina, scegli Gestisci amministratori e clicca su “Aggiungi amministratori”. Digita il nome del Profilo da aggiungere e assegnagli il ruolo di Super amministratore. Salva e nell’elenco amministratori troverai i profili autorizzati.

Se ti trovi invece nella condizione di non poter più accedere alla tua Pagina, LinkedIn ha previsto un’assistenza dedicata alla Pagine attraverso questo link Richiesta assistenza per le Pagine LinkedIn.

Associare un dominio web alla Pagina LinkedIn

Come Super amministratore puoi associare alla Pagina un dominio web affinché solo gli utenti in possesso di un account con quel dominio possano vedere i post che vengono caricati nella scheda “La mia azienda” presente sulla Pagina. Nella sezione Impostazioni scegli Accesso a “La mia azienda” e clicca su “Aggiungi dominio”.

I dipendenti per accedere a questa scheda devono prima aver inserito nel loro Profilo un account aziendale con quel dominio e poi devono verificare quella stessa email accedendo per la prima volta alla scheda “La mia azienda”. Verrà inviato loro un codice di verifica all’email aziendale.

Infine se ci sono utenti che nel loro Profilo mantengono attiva un’esperienza di lavoro relativa alla tua azienda o addirittura la aggiungono pur non facendone parte, puoi segnalare queste persone a LinkedIn attraverso un form dedicato Rimuovere delle persone da una Pagina LinkedIn.

Per concludere

Mettere in sicurezza il tuo Profilo e la tua Pagina LinkedIn è fondamentale per proteggere i tuoi dati personali e professionali, oltre a mantenere l’integrità della tua presenza online. Aggiungere email e numeri di telefono di recupero, attivare la verifica in due passaggi, nominare un Super amministratore per Pagina della tua azienda e associare un dominio web sono passi essenziali. 

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Profilo LinkedIn verificato: come ottenere il badge

Da quando esistono i social network mai come in questi ultimi anni il problema dei profili fake si è fatto sentire. La necessità per gli utenti di avere la certezza di interagire con persone dall’identità verificata è sempre più forte. Di recente alcune piattaforme come Meta e X (ex Twitter) hanno introdotto la possibilità (a pagamento) di verificare la propria identità. Per un avere Profilo LinkedIn verificato invece non occorre pagare.

Come scrive LinkedInL’autenticità è fondamentale per creare interazioni significative. Il badge di verifica sul tuo profilo indica che hai confermato informazioni specifiche relative al tuo account. Verificando le informazioni, fornisci agli altri un segnale di autenticità, ossia la prova del fatto che sei realmente chi dici di essere”. Per questa ragione le verifiche sul Profilo LinkedIn non sono a pagamento e anzi sono incentivate dalla piattaforma di proprietà Microsoft.

Come ottenere un Profilo LinkedIn verificato

LinkedIn offre ai suoi iscritti 3 opzioni gratuite per verificare il Profilo:

  • la verifica del luogo di lavoro;
  • la verifica dell’istituto didattico;
  • la verifica della propria identità.

Per le prime due occorre avere un’email con il dominio dell’azienda o dell’istituto con cui si collabora (istituto didattico o LinkedIn Learning). Per la terza opzione occorre un passaporto valido con tecnologia NFC. Una volta ottenuta, accanto al nome appare un badge, visibile a tutti da desktop, mobile e anche nei risultati di ricerca.

Cliccando sul nome si apre il box “Informazioni su questo Profilo” e in basso appaiono le verifiche effettuate. Non è obbligatorio verificare il Profilo e un’opzione non esclude le altre, si possono quindi avere più verifiche.

È possibile eliminare qualunque verifica del Profilo LinkedIn in qualsiasi momento nelle Impostazioni e privacy del Profilo, Preferenze account, Verifiche. Vediamo nel dettaglio come ottenere ognuna di queste verifiche.

Verifica del luogo di lavoro

La verifica del luogo di lavoro certifica che si sta lavorando per quell’azienda, un’informazione particolarmente utile, soprattutto quando si tratta di aziende famose. Non è così raro purtroppo incrociare utenti che millantano collaborazioni con brand prestigiosi, aggiungendole alle Esperienze nel Profilo. 

Per ottenere la verifica del luogo di lavoro l’azienda deve essere giudicata idonea da LinkedIn e l’utente deve avere un’email con il dominio aziendale (@nomeazienda.it). Se l’azienda rientra nei criteri di LinkedIn, cliccando sul nome nel Profilo vedrai il link con l’opzione di verifica. Trovi lo stesso anche nel box “Informazioni su questo profilo” nel menù “Altro”.

Clicca, inserisci il tuo indirizzo email di lavoro e poi clicca su Invia codice. Si apre un box in cui dovrai inserire il codice di verifica che LinkedIn nel frattempo ti avrà inviato a quella email. Conferma e se la verifica va a buon fine vedrai apparire il badge accanto al nome. Puoi verificare solo il luogo di lavoro che hai indicato come azienda attuale nella sezione Esperienze del tuo Profilo. La verifica dell’email di lavoro deve essere rinnovata ogni 365 giorni.

Verificare il luogo di lavoro tramite e-mail è una procedura separata da quella per accedere ai contenuti nella scheda “La mia azienda” della pagina LinkedIn anche se si utilizza la stessa email di lavoro. Il Profilo LinkedIn verificato come luogo di lavoro si può ottenere anche attraverso Microsoft Entra ID, un servizio per le aziende basato sul cloud e utilizzato per gestire le identità e gli accessi dei dipendenti a risorse esterne come Microsoft 365, Azure e altre applicazioni SaaS. 

Verifica dell’istituto didattico

La verifica dell’istituto didattico certifica che sei impiegato o stai studiando presso quell’istituto e l’istituto deve essere selezionato da LinkedIn per essere idoneo. Occorre un’email con il dominio dell’istituto (@nomeistituto.it) e lo stesso istituto deve essere inserito nel Profilo nelle sezioni Esperienze o Formazione (le verifiche non possono essere retroattive). La procedura di verifica è la stessa descritta per la verifica del luogo di lavoro.

Puoi avere un Profilo LinkedIn verificato anche tramite una licenza LinkedIn Learning. Questo è possibile quando, come dipendente o studente, hai accesso a LinkedIn Learning tramite l’istituto scolastico che hai inserito nelle sezioni Esperienze o Formazione del tuo Profilo. Il badge di verifica potrebbe anche essere inserito automaticamente se il tuo Profilo LinkedIn è collegato a una licenza LinkedIn Learning associata a un istituto scolastico già inserito nel tuo Profilo.

Come verificare l’identità del Profilo LinkedIn

L’opzione più recente per avere un Profilo LinkedIn verificato è quella che si ottiene attraverso la verifica dell’identità. Occorre avere un passaporto valido, emesso da un ente governativo e con tecnologia NFC (Near Field Communication). Se il passaporto supporta questa tecnologia, sulla copertina anteriore è visibile il simbolo biometrico, il chip invece si trova sul retro della copertina.

La verifica dell’identità Profilo si effettua solo attraverso uno smartphone (iPhone o Android) e in collaborazione con Persona, una società di San Francisco specializzata nella certificazione di identità di persone e aziende.

Importante: se non hai un passaporto ma sei in possesso di una CIE, Carta d’Identità Elettronica, puoi comunque provare a verificare l’identità, LinkedIn ha reso possibile la procedura usando questo documento da maggio 2024. Ci sarà un passaggio della procedura in cui ti verrà chiesto un passaporto, una CIE o un permesso di soggiorno. Se questo passaggio non appare prova ad aggiornare l’applicazione altrimenti riprova tra qualche giorno.

Prima di iniziare controlla sullo smartphone che l’NFC sia attiva. Se il Profilo è abilitato alla verifica dell’identità accanto al nome appare il link “Inizia la verifica”.

Lo stesso link si trova anche nel box “Informazioni su questo Profilo” che appare cliccando sul nome. Se fai una di queste due azioni da desktop ti appare un QR Code che inquadrato con lo smartphone ti consente di avviare la procedura (devi avere installato l’app di LinkedIn).

Clicca il tasto blu “Verifica con Persona” e flegga le opzioni per accettare i Termini di utilizzo

Seleziona Italia dal menù a tendina, scatta una foto alla pagina del passaporto con i tuoi dati. Puoi anche scattare la foto prima di cominciare e caricarla in questa fase. Attendi qualche secondo che la foto venga elaborata.

Verifica che i dati anagrafici riportati siano esatti, avvicina lo smartphone alla copertina posteriore del passaporto, clicca su “Avvia la scansione”, sentirai un beep, attendi la conferma. Subito dopo ti verrà chiesto di posizionarti al centro dell’inquadratura della fotocamera e di scattare 3 selfie (sguardo dritto, destra e sinistra) per verificare l’identità. Attendi l’elaborazione dei selfie.

Conferma di voler inviare i dati (se clicchi su “Non inviare” la procedura si interrompe) e otterrai il messaggio di conferma.

Possibili difficoltà nella verifica dell’identità LinkedIn

Potrebbero esserci dei problemi per ottenere la verifica dell’identità del Profilo LinkedIn con alcuni device Android, in particolare nel momento in cui l’NFC deve riconoscere il chip del passaporto potrebbe uscire un messaggio di errore.

Questo può dipendere dal costruttore dello smartphone. Personalmente sono riuscito a completare la procedura di verifica con uno smartphone Samsung, dopo averci provato in precedenza con altri 3 smartphone Android di marche diverse. Se hai difficoltà a completare la procedura con il tuo modello di smartphone potresti chiedere a qualcuno che ha già verificato l’identità del suo Profilo LinkedIn di prestarti il suo e loggarti con le tue credenziali (io ho fatto così). Se nonostante questo i messaggi di errore continuano ad uscire, non insistere e riprova dopo qualche ora.

Un’altra difficoltà potrebbe essere data dal nome sul Profilo che deve essere lo stesso riportato sul passaporto. Se hai un secondo nome di battesimo (riportato sul passaporto), prima di avviare la procedura di verifica, aggiungilo al Profilo nel campo “Nome aggiuntivo” e poi se vuoi toglilo una volta ottenuta la verifica.

Qualche osservazione sulla verifica del Profilo LinkedIn

Avere un Profilo LinkedIn verificato è sicuramente un aspetto che aiuta il Personal Brand e migliora l’autorevolezza. Ci sono persone che legittimamente si sentono a disagio nel fornire i propri dati a un ente terzo come Persona per certificare la propria identità su LinkedIn. Io penso che bisogna considerare questa verifica come qualcosa che tutela la piattaforma stessa e tutti i suoi utenti, al fine di renderla più sicura e per ridurre la presenza di profili fake. Questo porta benefici e migliora l’esperienza per tutti su LinkedIn.

L’obiettivo dichiarato da LinkedIn è raggiungere i 100 milioni di profili con l’identità verificata entro il 2025. Ricordiamo che LinkedIn ha raggiunto il miliardo di iscritti in tutto il mondo, quindi parliamo del 10%, forse è una soglia un po’ bassa, auguriamoci che venga presto raggiunta e magari superata.

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Hashtag LinkedIn come funzionano e come usarli

hashtag su Linkedin

**Aggiornamento Marzo 2024**
Gli hashtag sono tra gli strumenti più conosciuti sui social network, LinkedIn compreso. Il loro corretto utilizzo è spesso oggetto di discussioni, soprattutto l’uso degli hashtag LinkedIn. In questo articolo scopriamo insieme come funzionano gli hashtag su LinkedIn, come cercarli e come usarli in modo efficace, alla luce dei recenti aggiornamenti.

Cosa sono gli hashtag

Come per tutte le altre piattaforme, anche gli hashtag LinkedIn sono degli aggregatori, parole che, precedute dal simbolo del cancelletto (#), diventano dei link. Su LinkedIn quando clicchi su un hashtag ti appare un feed con i post che nel testo contengono quell’hashtag specifico. LinkedIn li ha introdotti più tardi rispetto ad altri social, ha cominciato nella seconda metà del 2017 per gli utenti di lingua inglese e solo nei mesi successivi gradualmente li ha resi disponibili per tutti.

Come funzionano gli hashtag su LinkedIn

Il motivo principale per cui si usano gli hashtag LinkedIn è diverso da quello degli altri social, siamo su una piattaforma dedicata al business e alle professioni e, come scrive LinkedIn

Gli hashtag su LinkedIn ti aiutano a scoprire gli argomenti e gli interessi più rilevanti per te e con cui potrai interagire.

Gli utenti LinkedIn cliccano su un hashtag perché sono interessati all’argomento a cui fa riferimento quello specifico hashtag e perché cliccando trovano tutti i contenuti che parlano di qualcosa che a loro interessa. Inoltre possono scegliere di diventare follower di un hashtag LinkedIn. 

Per queste ragioni su LinkedIn gli hashtag vanno inseriti per identificare l’argomento del post e con l’intento di apparire nel feed di utenti interessati a quell’argomento (perché cliccano sull’hashtag o perché ne sono follower) e che potrebbero scoprire per la prima volta un tuo contenuto e il tuo Profilo.

Non ha alcun senso inserire hashtag LinkedIn inventati, trasformando in link parole a caso (solo per il piacere di vederle colorate di blu), hashtag che nessuno segue o di cui non si comprende il significato. È molto più utile invece utilizzare hashtag che definiscono in modo chiaro un tema o un argomento e di cui soprattutto conosci il numero di follower.

Come seguire un hashtag su LinkedIn

Clicca su un hashtag che ti interessa, si apre una pagina con elencati al centro i post che contengono quell’hashtag e nella parte superiore trovi il pulsante “Segui” sotto il nome dell’hashtag e il numero di follower.

hashtag LinkedIn

Gli ultimi hashtag di cui sei diventato follower (o che hai visualizzato di recente) ti appariranno nella colonna sinistra della tua home page. Per scoprire tutti gli hashtag che hai scelto di seguire usa questo link. Salvalo nei preferiti del tuo browser perché non lo troverai nel tuo Profilo.

Come scoprire gli hashtag da seguire

Ci sono 3 modi per scoprire hashtag da seguire su LinkedIn
1 – Scopri hashtag da seguire all’interno di un post che hai trovato interessante.

hashtag LinkedIn

2 – Nella barra di ricerca digita un hashtag, LinkedIn ti mostrerà (se esistono) i post che lo contengono. Saprai così che quell’hashtag esiste e puoi scoprire quanti follower ha.

3 – Scegli di seguire hashtag personali creati da utenti o brand di cui sei già follower.

Come cercare e scegliere gli hashtag su LinkedIn

Utilizza su LinkedIn hashtag rilevanti e pertinenti per il tuo settore o per l’argomento del post che stai per pubblicare, scegli quali hashtag identificano meglio le tue competenze. Non utilizzare hashtag che non hanno follower o inventati.

Controlla anche quali hashtag usano i tuoi competitor per valutare se utilizzare gli stessi o cercare di smarcarti con hashtag più specifici. Crea un tuo gruppo di hashtag, con alcuni molto generici e altri più di nicchia. Sono quelli che valuterai e utilizzerai di volta in volta.

Per cercare hashtag da utilizzare su LinkedIn ci sono alcuni strumenti esterni. Eccone 3.

Hashtag ToolTips

È quello con cui mi sono trovato meglio, si installa in Google Chrome e lo trovi qui.
Ti aiuta a cercare e valutare la portata degli hashtag che decidi di utilizzare. In LinkedIn clicca sull’icona nel browser (ti appare una volta installato), si apre una barra di ricerca in cui digiti un termine per sapere se e quanti follower ha.

cercare hashtag

Quando inserisci gli hashtag nel testo del tuo post lo strumento ti fornisce il totale dei follower che potenzialmente potresti raggiungere. Inoltre passando il mouse sopra un hashtag qualunque che vedi nel feed ti appare subito il numero di follower.

Hashtag Analytics by Engage AI

Anche questo funziona con Chrome (lo trovi qui) e fa esattamente le stesse cose dello strumento precedente. Personalmente mi ha creato problemi di visualizzazione con molti altri siti e l’ho disattivato.

LinkedIn hashtag trend

Pagina web che monitora in tempo reale i 10 hashtag LinkedIn più seguiti.

Hashtag LinkedIn: come usarli

Fin dalla loro introduzione gli hashtag su LinkedIn hanno contribuito ad aumentare la copertura dei post ma da gennaio 2024 non è più così. Gli hashtag continuano ad essere disponibili ma non consigliati o supportati e non contribuiscono più come prima al miglioramento della portata.

Questo ovviamente non significa che non devono più essere usati. Inserire gli hashtag nel testo consente all’algoritmo di comprendere l’argomento del post e, sulla base delle recenti modifiche annunciate, di mostrarlo in modo organico a utenti interessati anche se con meno portata rispetto al passato. Inoltre gli hashtag si possono sempre cercare con il motore di ricerca LinkedIn.

Inserisci sempre gli hashtag nei tuoi contenuti, da 3 a 5 il numero ideale anche se questo è meno determinante rispetto al passato per le ragioni sopra citate. Fai un mix tra hashtag generici (pertinenti) con molti follower e hashtag di “nicchia” con pochi follower. Gli hashtag con molti follower ti danno accesso ad un pubblico ampio ma in concorrenza con molti altri post. Al contrario con gli hashtag di nicchia hai un pubblico meno ampio ma hai anche meno concorrenza.

Non usare nel tuo post solo hashtag senza scrivere nulla. Ciò che scrivi è sempre la cosa più importante per l’utente che legge e gli hashtag non devono sostituire il testo. Gli hashtag che inserisci nel testo vengono anche inclusi nella url del post e quindi favoriscono l’indicizzazione esattamente come delle parole chiave. In particolare vengono inseriti i primi 3 hashtag LinkedIn inclusi nel testo del post, per cui considera anche l’ordine con cui li inserisci.

hashtag nella url del post

Non creare un “muro” di hashtag (stile Instagram), inserirne più di 20 potrebbe far apparire come spam il tuo post e quindi LinkedIn potrebbe penalizzarlo. Non ha importanza in quale punto del testo li metti, all’inizio, a metà oppure in fondo non influenza in alcun modo la visibilità del post. Personalmente li inserisco in fondo per rendere più fluida la lettura e non dare occasione a chi legge di cliccare ma di farlo eventualmente alla fine. Gli hashtag nei commenti non influenzano la portata del post.

Crea il tuo hashtag personale su LinkedIn

Non puoi diventare proprietario di un hashtag, non si può acquistare. Quello che puoi fare è crearne uno personale, inconfondibile, che si riferisce solo a te, alla tua attività. Può essere uno slogan, il tuo nome, il nome del tuo brand. Se è composto da più parole non lasciare spazi ma usa la lettera maiuscola per separare le parole (esempio: #SocialMediaMarketing)

Usa il tuo hashtag personale ogni volta che pubblichi un post e invita gli utenti a seguirlo. Avere un hashtag personale permette agli utenti di recuperare rapidamente tutti i tuoi contenuti con un clic. Consiglio: salva e condividi la url con i contenuti del tuo hashtag. Esempio.

Gli hashtag LinkedIn per la Pagina

Come amministratore di una Pagina LinkedIn non è più possibile mettere in evidenza gli hashtag ma è comunque utile creare un proprio hashtag per identificare in modo univoco i contenuti del brand, potrebbe essere un claim o il nome stesso del brand.

Leggi “LinkedIn in azienda: cosa devi sapere

Come per il Profilo, avere un hashtag LinkedIn personalizzato per un’azienda ha lo scopo di raccogliere follower interessati e fare in modo che trovino facilmente tutti i post del brand. Questo lo si ottiene pubblicando con regolarità contenuti che lo utilizzino per fare in modo che i follower non siano solo dipendenti e collaboratori.

Come usare strategicamente gli hashtag su LinkedIn

Con lo strumento Hashtags ToolTips citato prima, puoi fare un’analisi della concorrenza scoprendo quanti follower hanno gli hashtags che hanno creato i tuoi competitor.

Se fai Social Selling è utile per scoprire quali hashtag usano i tuoi potenziali clienti nei loro post, capire a cosa sono interessati oppure diventare follower di hashtag LinkedIn per scoprire ed entrare in contatto con potenziali clienti che pubblicano post con quello specifico hashtag.

Per concludere

Gli hashtag LinkedIn migliorano la visibilità dei tuoi post e ti consentono di raggiungere un pubblico più ampio, ma solo se utilizzati con attenzione, valutando quali hashtag utilizzare e perché. Ora sai come sfruttarli. 

Se vuoi approfondire l’argomento, vuoi ottimizzare il tuo Profilo, scoprire come fare Lead Generation con LinkedIn, introdurre LinkedIn nella tua azienda, contattami o prenota una call gratuita.

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Come usare LinkedIn ogni giorno

Come usare LinkedIn ogni giorno

Una volta che hai un Profilo LinkedIn completo, ottimizzato, devi utilizzarlo. Ogni giorno su LinkedIn puoi fare diverse cose, a seconda dei tuoi obiettivi e del tempo che puoi dedicargli. In questo articolo scopriamo come usare LinkedIn ogni giorno, quali attività utili puoi svolgere.
Questo articolo è il seguito ideale di Come far diventare LinkedIn un’abitudine (puoi leggerlo qui).

Come usare LinkedIn: il grado di impegno

Partiamo da una considerazione: ogni giorno dovremmo (dobbiamo) utilizzare LinkedIn, aprire l’app o il browser e fare qualcosa. Si tratta fondamentalmente di partecipare alla vita della piattaforma e questo si può declinare in modi diversi.

Partecipare significa fare una o più cose attraverso il Profilo. In questo articolo vediamo come usare LinkedIn analizzando le attività che si possono svolgere ogni giorno. Alcune richiedono il tempo di un caffè, altre qualche minuto in più. Le ho divise in tre fasce a seconda del grado di impegno: basso, medio, alto.

Impegno basso

Da 2 a 5 minuti

  1. Controlla le notifiche: da app o browser controlla le attività dei profili di cui sei follower, persone che fanno parte della tua rete. Puoi impostare le notifiche che ti interessa ricevere nelle Impostazioni del Profilo. Controlla e valuta eventuali azioni successive.
  2. Controlla le richieste di contatto ricevute, valuta se accettarle. Se accetti manda un messaggio di follow-up per ringraziare. Controlla le richieste inviate ancora in attesa: quanto tempo è passato?
  3. Fai scorrere il tuo feed e se hai poco tempo, salva i post interessanti con l’opzione Salva dal menù ellipsis (3 puntini) per leggerli con calma più tardi.
  4. Controlla chi ha visitato il tuo Profilo, ci sono persone interessanti? Sono contatti di 2° e 3° livello? Sono potenziali clienti? Vuoi aggiungerli alla tua rete?
  5. Visita i profili, attività utile per valutare persone che possiamo aggiungere ai nostri contatti e per notificare la nostra visita a quell’utente, potenziale lead.

Impegno medio

Da 5 a 15 minuti

  1. Controlla i messaggi, rispondi a chi ti ha scritto, posto delle domande. Invia messaggi a un cliente, un lead, poni domande, avvia un dialogo. I messaggi sono uno strumento potentissimo per costruire e rafforzare relazioni.
  2. Analizza i tuoi ultimi post, chi ha interagito, commentato, messo un like? Ci sono contatti di 2° o 3° livello? Sono persone interessanti per te? 
  3. Compleanni e anniversari: nel menù Rete trovi la sezione Festeggiamenti, con cambiamenti di lavoro, compleanni e anniversari lavorativi della tua rete. Manda un messaggio con gli auguri, riallaccia i rapporti con qualcuno che non senti da tempo. 
  4. Interagisci con i contenuti della tua rete, fai scorrere i post nel tuo feed, metti un like, partecipa alla discussione con un commento che fornisca del valore. Per saperne di più sui vantaggi dei commenti LinkedIn puoi ascoltare questa nota vocale Telegram.
  5. Aggiorna il tuo Profilo: modifica le tue esperienze lavorative, le competenze, aggiungi informazioni, elementi in Primo piano, modifica la foto di copertina.
  6. Cerca nuove opportunità: consulta la sezione Lavoro, usa il motore di ricerca per trovare annunci di lavoro nel tuo settore. Rivedi le offerte salvate, invia candidature.
  7. Iscriviti a gruppi LinkedIn rilevanti la tua professione, partecipa alle discussioni, entra in contatto con altri professionisti del tuo settore.

Impegno alto

Da 15 a 30 minuti

  1. Manda una richiesta di contatto a chi ha visitato il tuo Profilo o ha interagito con i tuoi contenuti. Prima visita il suo profilo, prenditi qualche informazione e usala per scrivere il messaggio che accompagna la tua richiesta.
  2. Scrivi e pubblica un post, qualcosa di interessante per la tua rete, una tua esperienza, un’informazione utile. Fallo in modo costante, con una cadenza per te sostenibile.
  3. Condividi un post interessante della tua rete, un articolo che hai letto su un blog. Fallo aggiungendo un testo con la tua opinione. 
  4. Leggi i contenuti salvati: ti ricordi quando prima ti ho spiegato come salvare i post? Questo può essere il momento buono per rivederli. Li trovi in “I miei elementi” nella sezione Risorse del Profilo (da desktop trovi la sezione anche in home page).
  5. Scrivi una Referenza (Segnalazione) per qualcuno con cui hai lavorato, oppure chiedi di scriverne una per te a un tuo cliente. Le Referenze migliorano la rilevanza del Profilo. 
  6. Scrivi un articolo: solo da desktop puoi cominciare a impostarlo, salvare una bozza e proseguire in altri momenti. Gli articoli migliorano l’autorevolezza e sono indicizzati.
  7. Partecipa a Eventi LinkedIn: cerca eventi audio o video e partecipa, puoi imparare cose, allargare la tua rete e mostrare le tue conoscenze.

Come usare LinkedIn: in conclusione

LinkedIn è uno strumento fondamentale per la tua vita professionale e può offrirti vantaggi solo se utilizzato in modo costante. Qui ho sintetizzato le attività principali che puoi svolgere. Ora che sai come usare LinkedIn fallo ogni giorno come parte della tua attività professionale, valuta come mettere in pratica questi consigli, per migliorare la tua presenza sulla piattaforma di business più grande del mondo e goderne tutti i benefici.

Se vuoi approfondire l’argomento, vuoi ottimizzare il tuo Profilo e imparare a utilizzare LinkedIn al meglio contattami o prenota una call gratuita.

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Condividere un link su LinkedIn

Condividere un link su LinkedIn

(Aggiornato a novembre 2023)

Tra i diversi formati di post che LinkedIn mette a disposizione, il link post è quello più controverso. Condividere un link su LinkedIn è utile per fornire agli utenti dei contenuti aggiuntivi, approfondimenti oppure far compiere loro azioni che ci permettono di ottenerne l’identità (Lead Generation). Molti utenti però evitano questo formato per timore di scarsa visibilità.

Da sempre infatti questa tipologia di contenuto suscita discussioni per la teoria secondo cui i post linkati su LinkedIn sono penalizzati. In parte è vero, mediamente (ripeto mediamente) i post con un link su LinkedIn hanno una copertura leggermente inferiore rispetto, ad esempio, ai post di solo testo o con una foto. Ma non per la ragione che molti pensano e cioè “l’utente esce dalla piattaforma”.

In questo articolo vediamo cosa fare tecnicamente per pubblicare un post con un link su LinkedIn, quali opzioni ci sono e quali aspetti positivi e negativi bisogna considerare per ogni opzione. Prima però sfatiamo una volta per tutte un falso mito.

Il falso mito dei post con un link

LinkedIn non penalizza per principio i post linkati. Quello che l’algoritmo fa è mostrare di più i contenuti che ottengono coinvolgimento (like, commenti, condivisioni). Quando gli utenti trovano un post con un link, generalmente cliccano subito su quel link senza interagire con il post

Meno coinvolgimento significa meno spinta e quindi meno copertura: è questo che porta l’algoritmo a mostrare di meno quel tipo di contenuto. Chi ha già un buon seguito su LinkedIn probabilmente risente meno di questa situazione perché forse riceve comunque un buon numero di like e commenti prima del clic sul link.

Condividere un link su LinkedIn: come fare

Se su LinkedIn abbiamo necessità di condividere un link, ad esempio, per portare utenti al nostro sito web, farli atterrare su una landing page per scaricare un contenuto oppure per iscriversi a un evento come dovremmo comportarci? 

Su LinkedIn ci sono 3 modi diversi per pubblicare un post linkato:

  • inserire il link nel primo commento
  • pubblicare il post e poi modificare il testo
  • includere il link nel testo originale

Esisteva anche una quarta possibilità: creare link da inserire, solo da mobile, su video e foto. Ma dal 26 giugno 2023 LinkedIn non lo consente più. Qualsiasi immagine o video pubblicati con questa funzione prima di questa data continueranno a essere visibili, ma è probabile che il link sulla foto o sul video non funzioni più (LinkedIn lo spiega qui). Sei hai pubblicato post con questa modalità verifica ed eventualmente modificali inserendo il link nel testo del post.

Vediamo dunque pro e contro di queste 3 possibilità di condividere un link su LinkedIn.

Condividere un link su LinkedIn: il link nel primo commento

Nella stesura del testo del tuo post spieghi al lettore che la risorsa che gli stai proponendo di leggere si trova nel primo commento. Questa è una pratica che si è molto diffusa sull’onda della considerazione che abbiamo fatto in apertura, legata al calo del coinvolgimento e della copertura.

Perché sì
Nel post c’è solo testo e non rischi il calo di copertura legato alla presenza dei link.

Perché no

  1. Commentare per primo il tuo post (inserendo il link) contribuisce a un calo della copertura. (N.D.R. Aggiornamento luglio 2023 questa azione non sembra più avere impatto e quindi nessuna penalizzazione della copertura)
  2. Il primo commento con il link in realtà non rimane mai il primo. Il susseguirsi dei commenti degli utenti (cosa che tutti desideriamo avvenga) lo spingerà sempre più in basso nel thread, rendendo molto complicato per l’utente recuperarlo.
  3. Se il tuo post viene condiviso, i commenti non seguiranno il post e quindi il link che nel testo originale consigli di cercare nel primo commento, in realtà non ci sarà.

Pubblicare il post e poi modificare il testo

Componi il testo del post, prevedi nella scrittura di visualizzare il link nel testo ma non lo inserisci. Pochi minuti dopo averlo pubblicato, modifichi il post con l’apposita funzione che si trova nel menù ellipsis (3 puntini in alto a destra) e incolli il tuo link. 

Perché sì
Come per la precedente opzione, l’algoritmo vede da subito che nel post c’è solo testo.

Perché no
Questa azione di modifica in parte penalizza la copertura, un tempo con percentuali importanti, attualmente (mentre scrivo è giugno 2023) circa il 10% o anche meno (fonte Richard van der Blom). (N.D.R. Aggiornamento luglio 2023 questa azione non sembra più avere impatto e quindi nessuna penalizzazione della copertura). La domanda è: quanto durerà questo? LinkedIn potrebbe decidere di modificare questi parametri, a propria totale discrezione, ne vale la pena?

Includere il link nel testo originale

È l’opzione più naturale, quella che rende più semplice per l’utente compiere quell’azione che tu desideri per la tua attività quando vuoi condividere un link su LinkedIn.

Perché sì
Non devi fare modifiche o aggiungere i tuoi commenti che, come abbiamo visto, sono azioni che penalizzano la copertura.

Perché no
Avrai un calo di visibilità rispetto ad altre tipologie di post.

Consigli su come condividere un link su LinkedIn

Come già accennato all’inizio, i post con link su LinkedIn possono essere necessari per convogliare traffico verso un sito, una risorsa. Per spingere l’utente a interagire e successivamente cliccare sul tuo link bisogna lavorare bene con il testo, occorre una descrizione accurata e convincente.

Spiegagli con chiarezza di cosa si tratta, che cosa otterrà cliccando, anticipagli alcune delle informazioni che troverà. Più rendi chiaro, semplice e utile il tuo testo e più facilmente il tuo utente target interagirà e sarà invogliato a cliccare. Invita il tuo lettore a condividere il tuo post e a lasciare un commento ponendo delle domande. Questo aiuterà ad ottenere engagement.

Quando incolli un url nel testo del post, LinkedIn lo modifica creando un url accorciato con davanti la radice lnkd.in/ e aggiungendo dei caratteri per una lunghezza totale di 24 caratteri. Lo fa per facilitarne la lettura (LinkedIn lo spiega qui). Puoi creare url accorciati usando strumenti come bit.ly o tinyurl (ne esistono anche altri) e personalizzare la descrizione.

Due esempi

Queste due foto portano a due miei post con link. Dagli un’occhiata, se provi a cliccare da desktop su uno di questi post linkati su LinkedIn noterai che nel tuo browser si apre un’altra scheda accanto a quella in cui ti trovi e che non stai uscendo da LinkedIn. Questo non avviene da mobile o tablet.

Questi due post sono due esempi di come i post linkati non siano così penalizzanti, non credi?

Conclusioni

Considerando le 3 opzioni possibili per condividere un link su LinkedIn, a mio parere il link inserito nel testo del post è ancora la soluzione migliore. Se l’obiettivo è ottenere traffico su un sito o scaricare un contenuto, è un giusto compromesso tra un calo di copertura e facilitare la call to action degli utenti a cui stai puntando con quel link. Se il post è utile e interessante e la tua rete interagisce, l’algoritmo non è “stupido” e premia i post che ottengono interesse.

Aggiornamento novembre 2023

A novembre 2023 LinkedIn ha modificato l’anteprima di un contenuto con link riducendo molto le dimensioni, rendendo meno visibile l’immagine di copertina di un articolo o di una pagina web. 

Prima di condividere un link ti suggerisco di utilizzare la funzione Post Inspector di LinkedIn per visualizzare come apparirà il tuo link una volta condiviso. Questa azione serve anche a ripristinare il link qualora ci fossero dei problemi di visualizzazione.

Se vuoi condividere un link attraverso un post su LinkedIn rimane valido il consiglio di inserire il tuo link direttamente nel testo ma, mentre stai scrivendo il post, controlla l’anteprima, se è molto piccola eliminala e aggiungi un’immagine, ad esempio la foto copertina originale dell’articolo o della pagina web che stai per condividere.

Se vuoi migliorare la tua presenza su LinkedIn, vuoi ottimizzare il tuo Profilo e imparare a utilizzare la piattaforma di business più grande del mondo contattami o prenota una call gratuita per fare due chiacchiere senza impegno

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Far diventare LinkedIn un’abitudine: 5 consigli

Far diventare LinkedIn un'abitudine

Con il Profilo LinkedIn puoi ottenere ottimi risultati nel tuo lavoro ma occorrono tempo e impegno, risorse che “frutteranno” solo se ben investite. LinkedIn non è un social network come gli altri, è uno strumento di lavoro, richiede un po’ di fatica e il salto di qualità lo fai quando integri l’uso del tuo Profilo con la tua attività lavorativa. Non basta far scorrere il feed con il pollice sullo schermo dello smartphone ogni tanto, quando ti ricordi. Per raggiungere i tuoi obiettivi su LinkedIn devi partecipare e devi farlo tutti i giorni. Devi far diventare LinkedIn un’abitudine.

Perché è importante?

Comunicare su LinkedIn è fondamentale, attraverso il Profilo costruisci relazioni, fai Social Selling, entri in contatto con le persone potenzialmente interessate a ciò che fai. Pubblicare contenuti, inviare richieste di contatto, commentare i post della tua rete sono solo alcune delle cose che puoi fare ogni giorno, si tratta di renderle azioni che fai per abitudine. 

Ed è proprio questo uno degli aspetti che blocca di più le persone, soprattutto all’inizio: l’uso quotidiano che questa piattaforma richiede. “Non ho tempo, non ce la faccio, devo lavorare” sono le affermazioni che mi sento dire ogni volta che tratto questo argomento. In realtà si tratta di introdurre solo qualche piccola “modifica” alla tua quotidianità e ritagliarti spazi di pochi minuti nel corso della giornata. Bastano anche solo 20 minuti al giorno, in blocchi di 5 minuti per volta, per ottenere buoni risultati su LinkedIn.

Far diventare LinkedIn un’abitudine: cosa puoi fare?

Un buon modo per superare questa difficoltà è far diventare l’uso di LinkedIn un’abitudine in modo che aprire l’app sul tuo smartphone oppure il browser sul pc non sia qualcosa che ti devi imporre o ricordare ma un gesto automatico. Ecco 5 consigli che ti aiutano a far diventare LinkedIn un’abitudine.

Abbina l’uso di LinkedIn a qualcosa che fai già per abitudine

Questo consiglio è tanto semplice quanto prezioso: pensa ai momenti della tua giornata in cui hai dei tuoi “riti”, gesti che già compi abitualmente, situazioni che si ripetono quotidianamente e associagli l’azione di aprire LinkedIn. 

Parliamo di momenti che più o meno tutti viviamo durante una normale giornata di lavoro: 

  • mentre aspetti il primo caffè del mattino
  • quando accendi il computer
  • quando controlli le email
  • durante la pausa caffè in ufficio
  • mentre aspetti la metropolitana o il treno
  • durante la pausa pranzo o prima di cena

Durante queste pause prendi lo smartphone e dedica 5 minuti al tuo Profilo: leggi un articolo, commenta un post, controlla i messaggi, manda una richiesta di contatto, condividi un contenuto. Pochi minuti spesi bene.

Togli minuti ad altri social network

Puoi sottrarre del tempo agli altri social per dedicarlo a LinkedIn. Sei già abituato ad aprire i tuoi account social vero? Prova a togliere 5 minuti all’uso che fai di queste piattaforme e dedicali al tuo Profilo LinkedIn. Su Instagram, su Facebook, su TikTok ci vai per divertirti, per svagarti (e questo va bene, non stiamo demonizzando nessuno) pensa però che il tempo che dedichi a LinkedIn ti può portare qualcosa in termini di business, di lavoro, di opportunità.

Abilita le notifiche di LinkedIn

Nella sezione Impostazioni e privacy del Profilo c’è la possibilità di impostare (anche da smartphone) diversi avvisi per ricevere notifiche delle attività più importanti, per le cose che ritieni più utili per te. A questo link trovi le tipologie di notifiche che puoi abilitare. Ogni volta che avviene qualcosa di importante per te, ricevi una notifica e questo ti spingerà ad aprire l’app e interagire e/o commentare.

Far diventare LinkedIn un’abitudine: stabilisci degli obiettivi

Fai diventare LinkedIn un’abitudine stabilendo uno o più obiettivi che vuoi ottenere con il Profilo.

Imposta obiettivi specifici, ad esempio:

  • connetterti con un certo numero di potenziali clienti
  • inviare 3 richieste di contatto al giorno
  • pubblicare almeno due post ogni settimana 

Tutte attività che puoi svolgere in pochi minuti aprendo l’applicazione da smartphone.

Salva contenuti e pubblicali

Ogni volta che leggi qualcosa di interessante per la tua attività, una notizia, un articolo che potrebbero essere argomento di un tuo post, abituati a salvarli, ci sono strumenti che ti aiutano come Pocket, Feedly, Evernote, Google Keep.

Quando con calma consulterai queste fonti salvate, sarai più portato a condividerle con il tuo Profilo LinkedIn. Questo ti aiuta anche con la tua comunicazione, pubblicando contenuti di valore per il tuo target e che migliorano il tuo Personal Brand.

Far diventare LinkedIn un’abitudine: in conclusione

Per una buona presenza su LinkedIn non occorre dedicare molte ore al giorno, bastano pochi minuti da ritagliare nel corso della tua giornata di lavoro. Seguendo questi 5 consigli, puoi far diventare LinkedIn un’abitudine nella tua vita professionale per trarre il massimo vantaggio dalla piattaforma.

Quando comincerai ad ottenere risultati e ad apprezzare il valore delle relazioni che svilupperai con le persone, ti accorgerai che utilizzare LinkedIn non sarà più un “peso” ma una piacevole abitudine.

Se vuoi approfondire l’argomento, vuoi ottimizzare il tuo Profilo e imparare ad utilizzare la piattaforma di business più grande del mondo contattami o prenota una call gratuita.

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Trovare lavoro con LinkedIn: 6 cose che devi fare

Trovare lavoro con LinkedIn

Se ti domandassi “qual è la prima parola che ti viene in mente se ti dico LinkedIn”, sono quasi certo che la tua risposta sarebbe “lavoro”. LinkedIn lavoro, sono due parole che la maggior parte delle persone associa automaticamente e trovare lavoro con LinkedIn è una delle prime cose a cui si pensa. 

LinkedIn è il social network più grande del mondo dedicato al lavoro e alle professioni e per quanto sia così conosciuto, nella maggior parte dei casi, non è utilizzato con altrettanta efficacia. Il suo utilizzo non è semplice e molti utenti, almeno inizialmente, lo usano come gli altri social network, piattaforme principalmente di “evasione”. 

LinkedIn invece, proprio per le sue finalità professionali, richiede un buon livello di conoscenza e di consapevolezza per essere sfruttato al meglio.

Attraverso l’uso del Profilo LinkedIn puoi raggiungere obiettivi diversi: individuare potenziali clienti (lead generation), sviluppare attività di vendita aziendale (social selling), attirare talenti da assumere (Employer Branding), creare opportunità di business (personal branding), far crescere l’azienda (LinkedIn in azienda) e, per l’appunto, cercare e trovare lavoro.

Trovare lavoro con LinkedIn: il Profilo non è una vetrina

LinkedIn per trovare lavoro funziona solo se si creano le condizioni per apparire nei risultati di ricerca e se il Profilo contiene le giuste informazioni. Con questo articolo ci concentriamo sulla ricerca di lavoro con LinkedIn e sulle cose che si dovrebbero fare con il proprio Profilo per rendere efficace questa ricerca.

L’approccio di chi usa LinkedIn per trovare o per cambiare lavoro, senza conoscere bene la piattaforma, è quello di considerare il Profilo come una vetrina, un posto dove ricopiare i dati inseriti nel proprio Curriculum Vitae, metterli in mostra e aspettare che succeda qualcosa.

In parte è vero, servono anche quelle informazioni, ma serve anche altro se vuoi che qualcuno si “fermi” davanti alla tua “vetrina”. Ecco dunque 6 cose da mettere in pratica per aumentare le possibilità di trovare lavoro con LinkedIn.

Completa il Profilo

Il punto da cui partire per trovare lavoro su LinkedIn è l’ottimizzazione del Profilo, un passaggio fondamentale. Nella tua dashboard trovi un indicatore che misura l’efficacia del Profilo (vedi foto) e ti indica cosa manca per completarlo.

Trovare lavoro con LinkedIn
Trovare lavoro con LinkedIn: il livello di Efficacia del Profilo

LinkedIn suddivide l’Efficacia del Profilo in: Principiante, Intermedio, Avanzato, Esperto, Massima. Con l’Efficacia Massima la visibilità del Profilo migliora non solo su LinkedIn ma anche su Google. 

Per raggiungere il livello di Efficacia Massima devi: 

  • caricare una foto Profilo e una foto copertina 
  • compilare le sezioni Informazioni e Sommario
  • inserire almeno un titolo di studio nella sezione Formazione
  • nella sezione Introduzione specificare Area geografica (Località) e Settore
  • inserire almeno 5 competenze nell’omonima sezione del Profilo

Rendi il tuo profilo SEO-friendly

Oltre ad avere un profilo completo, è importante ottimizzarlo per il motore di ricerca LinkedIn e per Google. Individua le tue parole chiave, quelle pertinenti con il tuo ruolo e il tuo settore, e inseriscile nelle diverse sezioni del Profilo: Sommario, Informazioni, Esperienze, Competenze.

Questo aumenterà le possibilità di apparire nei risultati delle ricerche effettuate dai recruiter e renderà il Profilo più visibile. Per approfondire leggi questo articolo: Cosa puoi fare con il Profilo se cerchi lavoro

Per trovare lavoro con LinkedIn, fai networking

La tua rete di contatti può aiutarti a trovare lavoro con LinkedIn. Per questo motivo è importante fare networking su LinkedIn. Devi essere attivo sulla piattaforma ed entrare in contatto con le persone per te interessanti. 

Ecco alcune delle cose puoi fare: 

  • Visita profili di utenti interessanti e invia una richiesta di contatto personalizzata
  • Iscriviti a Gruppi LinkedIn inerenti la tua attività, partecipa alle discussioni
  • Visita le Pagine delle aziende in cui ti piacerebbe lavorare, scopri chi ci lavoro
  • Entra in contatto con utenti che lavorano in aziende che ti interessano
  • Partecipa ad Eventi LinkedIn (audio e video) e visita i profili dei partecipanti

Usa il motore di ricerca

Con il Profilo LinkedIn attiri il lavoro ma puoi anche (soprattutto) cercarlo. Trovi opportunità di lavoro con il motore di ricerca di LinkedIn. Nella barra di ricerca digita una parola chiave specifica o una competenza e poi filtra i risultati usando il filtro “Offerte di lavoro”, otterrai una pagina con decine di risultati che puoi raffinare con i filtri che LinkedIn mette a disposizione, come Data di pubblicazione, Livello di esperienza, Azienda. 

Trovare lavoro con LinkedIn
Trovare lavoro con LinkedIn: imposta gli avvisi

Attiva gli Avvisi sulle offerte di lavoro: abilita il tasto “Imposta avviso” (vedi freccia nella foto), riceverai notifiche via email o tramite app, sui nuovi annunci che corrispondono a quella ricerca.

Consulta la sezione lavoro

Nella sezione Lavoro del Profilo trovi suggerimenti con Offerte di lavoro in linea con la tua figura professionale e in base all’attività del Profilo. Salva le offerte interessanti, le ritroverai nella sezione “Le mie offerte di lavoro”. Se nell’offerta è presente il pulsante Candidatura semplice, la candidatura viene compilata con il Profilo e viene inviata all’azienda che ha pubblicato l’annuncio.

Partecipa alla vita della piattaforma

Il Profilo non è fatto solo delle informazioni che inserisci, devi partecipare alla vita della piattaforma. Essere attivo su LinkedIn ti aiuta a costruire la tua reputazione professionale, a mostrare il livello delle tue competenze e a trovare lavoro con LinkedIn. 

Chi seleziona personale cerca di sapere il più possibile dai candidati, quello che fai con il Profilo LinkedIn ti aiuta a dimostrare le tue competenze e aumenta la tua credibilità.

Per questo è utile pubblicare in modo regolare post e articoli in cui parli di ciò che conosci, del tuo settore. Partecipa alle discussioni nei post e nei gruppi, attraverso i commenti, aggiungi valore alle discussioni con la tua opinione.

Trovare lavoro con LinkedIn: a chi è indirizzato questo corso

Se vuoi approfondire l’uso di LinkedIn per trovare lavoro io posso aiutarti: con un corso dedicato impari a costruire il tuo Profilo, a cercare opportunità, ad essere trovato e contattato da chi può offrirti un’opportunità, scoprire tutti gli strumenti di LinkedIn per cercare e trovare lavoro.

  • Utenti alla ricerca del primo impiego o che vogliono cambiare lavoro.
  • Neolaureati, studenti universitari.
  • Chiunque abbia un lavoro e ha creato un Profilo LinkedIn.

Per saperne di più scrivimi, oppure prenota una call e facciamo due chiacchiere, senza impegno.

Post o articoli LinkedIn: cosa è meglio?

post articolo linkedin

Pubblicare contenuti è il modo migliore per costruire la tua reputazione su LinkedIn. Per fare personal branding, raggiungere il pubblico che ti interessa, devi pubblicare contenuti di valore che ti permettono di ottenere l’attenzione e il coinvolgimento di queste persone.

Su LinkedIn ci sono due tipologie di contenuti: post e articoli. I post possono essere di solo testo, accompagnati da slide, fotografie, video, oppure sondaggi e, più recenti, i caroselli.

Gli articoli invece sono contenuti di testo più lunghi, in cui inserire link, hashstag, menzioni, foto e video. Sono messi a disposizione da LinkedIn in Publishing (ex Pulse), un vero e proprio blog che si trova all’interno del Profilo.

Post o articoli LinkedIn: differenze

Qui ci concentriamo sulle due tipologie per capire quando è meglio pubblicare un post o un articolo, quali differenze ci sono, per decidere cosa utilizzare e quando.

Cominciamo dicendo che non c’è una cosa meglio dell’altra servono entrambi.

“Posts are for engagement and Articles are for credibility.”

“I post servono per l’engagement e gli articoli per la credibilità”.

Non so chi ha detto questa frase (chiedo venia all’autore), ma definisce bene l’importanza di entrambi i formati. 

Generalmente su LinkedIn, lo avrai notato, i post ottengono più coinvolgimento rispetto agli articoli: più visualizzazioni, più commenti, più like. I post sono più facili da leggere ma hanno una vita più breve, gli articoli ottengono meno visualizzazioni ma più significative e soprattutto in un arco di tempo molto più lungo.

Le visualizzazioni: una vanity metrics

Quando pubblichi un post su LinkedIn vedi apparire in basso un numero che si incrementa con il tempo e che ti indica il numero di visualizzazioni. Quello non è il parametro con cui valutare il successo del tuo post. Ciò che davvero conta è il coinvolgimento, sono i like, i commenti e le condivisioni che ne determinano il successo.

Per conteggiare una visualizzazione è sufficiente che un tuo contenuto passi per 3 secondi (tre secondi!) davanti agli occhi di un utente mentre fa scorrere, con il suo pollice sullo smartphone, il feed di LinkedIn. Ma in 3 secondi cosa ha visto? Ecco, appunto…

Quello delle visualizzazioni è un dato effimero: a parte alimentare il nostro ego, quel numero più che altro misura quanto viene distribuito un post. Non sto dicendo che non significa nulla, ma non è così importante come si è portati a credere.

Quando pubblichi un articolo, si crea il post con il dato delle visualizzazioni, ma cliccando su “Vedi statistiche” (sempre sotto ma a destra), accedi all’Analisi del post. Qui ritrovi il dato delle visualizzazioni (Scoperta) e più sotto il “Rendimento dell’articolo”, cioè il numero di volte che l’articolo è stato aperto: un numero più basso ma molto più significativo.

Gli articoli sono indicizzati

Dobbiamo tenere conto anche di un altro aspetto: i post sono più difficili da recuperare, bisogna scorrere la sezione Attività. Gli articoli invece si trovano più facilmente perché sono tutti elencati in una sezione dedicata e un utente può scoprirli in un secondo momento. 

Ma soprattutto gli articoli LinkedIn sono indicizzati dai motori di ricerca e possono quindi essere scoperti da utenti anche fuori da LinkedIn, dipende dalle impostazioni del tuo Profilo pubblico. 

Infine l’indicizzazione degli articoli LinkedIn è migliorabile anche alla luce delle recenti modifiche con cui è possibile inserire un titolo e una descrizione SEO.

Quando è meglio un post e quando un articolo

Alla luce di quello che hai appena letto, il consiglio è di utilizzare i post quando puoi raccontare qualcosa in meno di 3000 caratteri e vuoi corredare quel testo con una foto, un video, delle slide. Questo ti porterà engagement e visibilità ma con durata limitata.

Usa invece gli articoli per raccontare qualcosa che contribuisca a migliorare nel tempo la tua autorevolezza, la tua reputazione. Hai a disposizione 125mila caratteri. 

Scrivi un articolo per:

  • commentare in modo dettagliato un fatto importante, aggiungendo la tua opinione
  • aiutare l’utente, istruzioni su “Come si fa a…” oppure “5 cose per migliorare…”
  • articoli evergreen con consigli sempre validi nel tempo 

Se invece hai intenzione di scrivere in modo regolare puoi attivare la newsletter di LinkedIn, pubblicando in modo costante articoli, con cadenza regolare, raccogliendo iscritti e costruendo una tua community di lettori.

Suggerimento finale

Se hai un blog, vuoi pubblicare un articolo e poi vuoi farlo anche su LinkedIn il consiglio è pubblica prima sul blog ed eventualmente poi ripubblica l’articolo sul Profilo modificando l’incipit e il titolo, ma non fare il contrario perché rischi di essere penalizzato da Google come contenuto duplicato.

Vuoi dare una svolta alla tua attività su LinkedIn? Puoi farlo con un corso LinkedIn. Parliamone insieme, facciamo due chiacchiere senza impegno, scrivimi prenota una call

LinkedIn in azienda: cosa devi sapere

linkedin in azienda

Se sei un manager e stai pensando di introdurre LinkedIn in azienda aprendo una Pagina LinkedIn, in questo articolo trovi tutto ciò che è utile sapere prima e cosa è necessario fare per iniziare ad utilizzare questa piattaforma nel modo corretto nella tua azienda.

Esistono tanti social network a cui puoi iscriverti, tutti diversi tra loro, ognuno con le sue prerogative e le sue caratteristiche. LinkedIn è il social network dedicato al mondo del business e delle professioni. È su questa piattaforma che entri in contatto con prospect, clienti, stakeholder, candidati e potenziali clienti.

LinkedIn per aziende: valori non solo prodotti

Un’azienda non è fatta solo di prodotti ma anche di valori. Uno studio sulle tendenze globali dei consumatori, condotto da IBM con la National Retail Federation, evidenzia che oggi più che mai i valori di un brand hanno un peso superiore rispetto alla convenienza nei processi d’acquisto. I consumatori danno priorità ai brand che sono sostenibili, trasparenti e in linea con i loro valori fondamentali.

Con la sua presenza su LinkedIn, attraverso l’attività della Pagina, l’azienda non solo mostra di cosa si occupa, tiene informati i suoi attuali clienti, raggiunge nuovi potenziali clienti. Mostra anche l’azienda come luogo di lavoro, comunica i suoi valori fondanti, mette in evidenza gli aspetti etici e professionali che ne caratterizzano l’attività. Le nuove generazioni preferiscono aziende di cui condividono valori e comportamenti su temi come clima, ambiente, life balance, rispetto dei diritti.

Chi vuole mettersi in contatto con la tua azienda, attraverso la Pagina può ricostruirne l’organigramma, vedere chi sono manager, dipendenti e collaboratori valutandone il personal brand. Può capire su quali valori si fonda la proposta del tuo brand, quale reputazione ha, quali offerte di lavoro sono disponibili. Insomma LinkedIn per la tua azienda può essere il vero fulcro della tua comunicazione.

LinkedIn in azienda: la Pagina e i dipendenti

Dopo aver analizzato perché è importante per un’azienda essere presente su LinkedIn, c’è un altro aspetto altrettanto importante e delicato che bisogna affrontare: l’importanza dei dipendenti e dei collaboratori.

Ci avevi mai pensato? LinkedIn è l’unico social network dove azienda e dipendente sono presenti nello stesso luogo: da ogni Pagina LinkedIn con un click si arriva all’elenco dei dipendenti e da ogni Profilo con un click si va sulla Pagina.

Su LinkedIn la reputazione aziendale e quella del dipendente sono legate, per questo un’azienda presente su LinkedIn con una Pagina deve preoccuparsi di quello che c’è scritto nei Profili dei propri collaboratori. Possiamo arrivare ad affermare che la reputazione dell’azienda è data dalla somma delle reputazioni di tutti quelli che ci lavorano, più quella dell’azienda stessa.

Non solo: dipendenti e collaboratori di un’azienda sono i primi ambassador del brand su LinkedIn, senza il loro coinvolgimento la Pagina non può funzionare, la loro partecipazione è fondamentale per garantirle visibilità e per raggiungere gli obiettivi prefissati. 

C’è un dato che più di tutti aiuta a comprendere l’importanza di questo aspetto: mediamente il numero di contatti del Profilo di un dipendente è 10 volte superiore al numero di follower della Pagina (fonte LinkedIn). Nella rete di contatti dei tuoi dipendenti si trova il tuo prossimo cliente.

Introdurre LinkedIn in azienda: Employee Advocacy

Potenzialmente ogni dipendente può essere un influencer, un advocate, un promotore dell’azienda. Ciò che scrive e comunica attraverso il suo Profilo si riflette inevitabilmente (che lo voglia o meno) sull’immagine e la reputazione dell’azienda.

Fare Employee Advocacy significa motivare (e rendere consapevoli) i dipendenti dell’importanza di condividere con il loro Profilo LinkedIn i contenuti messi a disposizione dall’azienda o pubblicati sulla Pagina LinkedIn.

«Stop thinking of employees as either family or as free agents. Think of them instead as allies.». 

Reid Hoffman – “The Alliance”

Questa frase di Reid Hoffman (tra i fondatori di LinkedIn nel 2003), contenuta nel libro “The Alliance” sintetizza perfettamente il concetto. Non è possibile controllare i profili dei dipendenti, loro sono i proprietari. Il coinvolgimento non deve essere percepito come un obbligo, non deve essere imposto dall’alto.

Quello che è possibile fare è spiegare loro i vantaggi che possono ottenere nell’avere un Profilo ottimizzato e cosa possono ottenere grazie alla loro partecipazione più attiva su LinkedIn. Serve poi dare l’esempio ottimizzando i Profili dei manager e delle figure chiave in azienda.

Cosa puoi ottenere con la Pagina LinkedIn

Dopo aver analizzato gli aspetti formali e gestionali della Pagina LinkedIn e dell’introduzione di LinkedIn in azienda, vediamo cosa è possibile ottenere con l’attività Pagina.

  • Con i contenuti fai conoscere a milioni di utenti il tuo brand. 
  • Parli al tuo target di riferimento, ottieni l’attenzione dei potenziali clienti.
  • Racconti l’azienda come luogo di lavoro (Employer Branding).
  • Attiri i migliori talenti con le Pagine Carriera.
  • Porti traffico qualificato al tuo sito web.
  • Fai Lead Generation con il modulo per l’acquisizione contatti gratuito.
  • Pubblichi offerte di lavoro (anche gratis) visibili sulla Pagina.
  • Crei Pagine Vetrina per mettere in evidenza prodotti specifici.
  • Fai campagne di advertising e raggiungi un pubblico mirato.
  • Fai dirette video, pubblichi articoli.
  • Descrivi il luogo di lavoro e i relativi benefit.

C’è anche un aspetto tecnico da non sottovalutare che deriva dall’introdurre LinkedIn in azienda aprendo una Pagina: LinkedIn è una piattaforma che piace molto a Google, ha un page rank molto alto, ci sono quindi molte probabilità che facendo una ricerca, la tua Pagina LinkedIn appaia nei risultati prima del tuo sito web aziendale: mica male vero?

Quali step seguire in azienda

Per introdurre LinkedIn in azienda serve fare formazione per ottimizzare e sapere come utilizzare il Profilo LinkedIn. Occorre muoversi per gradi, non è possibile fare formazione in massa.

Meglio partire dalle figure chiave, i Profili ambassador, figure rilevanti in azienda, dirigenti, i Profili che influiscono di più sulla reputazione aziendale. Questi profili faranno da traino con tutti gli altri verso un cambio di mentalità.

Per questo posso aiutarti attraverso corsi LinkedIn personalizzati, in azienda oppure online.

A chi è indirizzato questo corso

Piccole e medie aziende.
Manager, C-level, dipendenti e collaboratori.
Hr e marketer per la gestione della Pagina LinkedIn.

Per saperne di più scrivimi direttamente da qui oppure prenota una call e facciamo due chiacchiere senza impegno.